La fascite plantare è l’infiammazione della fascia della pianta del piede caratterizzata da dolore al tallone e dell’arco mediano del piede. Le ricerche cliniche spesso evidenziano una limitazione del movimento di dorsiflessione della caviglia e estensione dell’articolazione della prima falange metatarsale, una anomalia durante la fase del passo, diminuzione della forza nel piede o una anormale posizione della articolazione subtalare.
Trattamenti di tipo non invasivo hanno spesso successo e riescono a portare il paziente a guarigione riducendo il dolore, ristabilendo il giusto movimento e la forza, e limitando quelle deviazioni biomeccaniche causate dalle anomalie strutturali.
Le tecniche di manipolazione dei tessuti molli possono ristabilire la funzionale mobilità nei muscoli flessori e nella fascia plantare. Il terapeuta può agire sia manualmente che con particolari strumenti. Queste tecniche sono utili anche per promuovere la guarigione nelle fasi di disfunzione dei tessuti molli.
La tecnica Graston è una forma di terapia manuale che usa strumenti brevettati in acciaio proprio per recuperare la mobilità nei tessuti molli. Questi strumenti aiutano il dottore a individuare e liberare le aderenze (tessuto cicatriziale).
Si è visto che questa tecnica è molto efficace per i casi acuti e cronici di fascite plantare.